#TurismoCrema: in centro città alla scoperta delle locations del film “Call me by your name”
21-07-2020Passeggiando per le vie della città, a piedi o in sella a una bicicletta, potete incontrare i luoghi dove sono state girate alcune delle celebri scene del film da oscar Call me by your name del regista Luca Guadagnino che ha scelto Crema per ambientare il suo film, affascinato dalle lunghe giornate estive quando il sole sembra non voler tramontare.
Il percorso parte dalla centrale piazza Duomo. Qui è stato ricreato il set del bar con il tavolino a cui Elio ed Oliver sono seduti e chiacchierano piacevolmente durante una giornata estiva, scena del film diventata cult. I monumenti della piazza incorniciano le scene creando un’ambientazione unica: la Cattedrale in cotto campeggia al centro della piazza. Il duomo, esempio di gotico lombardo, fu costruito in epoca medievale, tra il 1284 e il 1341, sulle rovine di un’antica chiesa, della quale si conservano i resti nella cripta. All’interno si può ammirare solo una piccola parte dell’originale decorazione ad affresco che doveva ricoprire interamente le pareti e molte testimonianze dell’arte locale.
La piazza è delimitata su due lati dai palazzi civici cinquecenteschi. Il Palazzo Comunale con il suo porticato fu edificato come sede del governo nel 1525 con le tipiche forme rinascimentali che evocano il dominio veneziano in città. La facciata è decorata dagli stemmi di alcuni dei podestà che governarono Crema. Il porticato del comune è interrotto dall’arco del Torrazzo, originariamente porta d’ingresso della cittadella medievale, che venne poi trasformata in elemento decorativo in epoca rinascimentale. Sul lato nord la piazza è chiusa dalla torre Guelfa, altra testimonianza del Medioevo cremasco, e dal Palazzo Pretorio. L’edificio fu costruito nel 1547 come residenza del Podestà e oggi è abbellito da un elegante portone d’epoca barocca.
Sotto i portici della piazza è possibile trovare anche l’edicola di fronte alla quale i protagonisti si incontrano: Oliver è venuto in città da solo ed Elio lo raggiunge in bicicletta. Di fianco all’edicola ci si può incamminare, proprio come Oliver ed Elio, in via Marazzi.
Via Marazzi, piccolo vicoletto coperto da volte, è stato il set di varie scene, tra cui il momento appena successivo all’incontro tra Elio e Marzia, quando il giovane ha regalato all’amica un libro di poesie sotto il Torrazzo. Un antico palazzo si affaccia e dona il nome alla via, si tratta di una residenza, originariamente appartenuta ai Vimercati, che doveva esistere già a partire dal Quattrocento, e che nel corso del tempo fu abitata da diverse famiglie fino alla fine del 1700. Dall’inizio dell’Ottocento fu trasformata prima in osteria, poi in albergo. Da inizio ‘900 appartiene alla famiglia Marazzi. Il suo fascino è costituito da un ampio cancello in ferro battuto dal quale si intravede il cortile interno, le cui pareti sono ricoperte da un folto rampicante. Nella stessa via è possibile scorgere l’ingresso di Palazzo Benzoni – Scotti – Martini – Donati, edificio costruito a partire dal 1504 su commissione di Soncino Benzoni. È anche detto “palazzo dell’Innominato” manzoniano, che in questo palazzo soggiornò da bambino con la madre.
Proseguendo lungo la via vi troverete in piazza Trento e Trieste, nella quale campeggia la romanica chiesa di San Domenico oggi sede del Teatro cittadino. La piazza non è stata la cornice di nessuna scena del film ma costeggiando il mercato austroungarico (costruito nel 1842 per celebrare il passaggio a Crema dell’imperatore d’Austria Federico I, era il mercato del grano, dei cereali e del lino) si raggiunge la piccola chiesa di Santo Spirito e Santa Maddalena, oggi sconsacrata. Da qui svoltando a destra ci si immette in Via Buso dove è possibile riconoscere la via con la portina in legno dove Oliver ed Elio passano con le proprie biciclette. È solo una delle tante vie in cui i due protagonisti si incamminano spingendo le proprie bici.
In fondo alla via vi troverete in piazza Premoli: qui, sulle panchine in pietra davanti all’omonimo palazzo, Elio e Marzia si siedono durante la loro passeggiata cittadina. La piazza è dominata dal palazzo dal quale prende il nome, residenza costruita a cavallo tra il 600 e il 700 e rimaneggiata nell’800. La facciata dell’edificio, realizzato in cotto, è abbellita da un imponente portale in marmo sopra al quale si apre un balconcino; sull’architrave dell’ingresso si trova un’aquila con lo stemma dei Patrini, originari proprietari del palazzo.
Il percorso in città si conclude, ma vi suggeriamo di passeggiare per il centro città dove vi imbatterete in un dedalo di vicoli e vie ricche di storia e di palazzi storici che rendono Crema così affascinante.